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venerdì 7 marzo 2014

Ai sette

Carissimi,
l'altra sera siamo tornati a casa sfiniti, dopo i due giorni di prove a Taio; sfiniti, ma con una sensazione di calore.
Finalmente abbiamo potuto riprenderlo nelle "nostre" mani, il "nostro" Sacrificio. Tutti noi l'abbiamo visto nascere e crescere per due lunghi e brevissimi anni, lasciandoci scivolare dentro tanta vita. Noi, più di ogni altro, avevamo il diritto e, soprattutto, la responsabilità di congedarlo per un nuovo viaggio che speriamo continui, aldilà delle sette repliche trentine.
Ora che Sacrificio è nelle nostre mani, non possiamo risparmiarci: dobbiamo essere generosi, severi, rigorosi; dobbiamo mettere tutta la nostra intelligenza e la nostra passione affinché Sacrificio restituisca al pubblico tutto il suo spessore, tutta l'umanità che possiede.
Siamo rimasti noi i suoi custodi, soli, a difendere il lavoro di tanti altri che ora però non possono più intervenire. E' per tutti coloro che hanno dato il loro contributo a Sacrificio, che dobbiamo lottare. E anche contro tutti coloro che Sacrificio non l'hanno mai sopportato. Ma è soprattutto per il Teatro, per un certo modo di fare Teatro, che dobbiamo lottare. 
Vi abbracciamo forte. Abbiamo davanti un lavoro duro, che ci farà anche soffrire, ma che sarà anche una gioia.
Sentiamo chiaro, ora, quel legame che è venuto creandosi con il comune lavoro. Grazie!

Elena e Jacopo

sabato 14 dicembre 2013

Davanti ai "Cani" di Caterina Marinelli si resta davvero meravigliati

Di Elena Galvani e Jacopo Laurino

Siamo stati ieri sera a Segonzano per vedere la mostra dedicata dal Comune all'artista Caterina Marinelli che vive e lavora a Piazzo (frazione di Segonzano).
Daniela Rosi, curatrice della mostra, ci aveva suggerito di non perderla. 
Non siamo riusciti ad andarci prima, per motivi di lavoro. La mostra ormai è in chiusura, c'è tempo di vederla fino a domani, domenica 15 dicembre, ma invitiamo caldamente tutti coloro che non l'abbiano ancora fatto ad andare a vedere le opere di Caterina esposte nell'auditorium delle scuole di Segonzano. Ci è bastato mettere piede nella piccola sala dell'esposizione per capire immediatamente che valeva la pena mettersi in macchina e arrampicarsi fin lì.

Buona fortuna, Riccardo, per il “tuo” Sacrificio

Di Elena Galvani e Jacopo Laurino

Caro Riccardo,
vogliamo ripubblicare il trailer del “tuo” Sacrificio (pubblicato su youtube ormai da un mese) come primo atto di questo “nuovo” blog. Nuovo tra virgolette, perché non è altro che il vecchio blog di Sacrificio che riprende a vivere dopo una lunga pausa seguita al debutto, pausa che tutte le persone coinvolte nel progetto si sono prese per riflettere su un’esperienza così totalizzante. Ritorna a vivere come slow theatre’s blog, trasformato in una piattaforma di studio e confronto aperto sulle nostre future produzioni.

venerdì 23 novembre 2012

In risposta al post di Pier Giorgio Rauzi.

Di Elena Galvani e Jacopo Laurino

Gentilissimo Professor Rauzi,
grazie per il suo post. Grazie per il tempo dedicatoci, per l’attenzione con cui ha letto il copione che Giacomo Sartori ha tratto assieme a noi dal suo romazo omonimo. Grazie per l’acutezza della sua analisi.
Di seguito alcuni pensieri sparsi, stimolati dalle sue riflessioni.

Tutto è male. Non c’è dubbio, Sacrificio è una tragedia, ed è dominata da quella che Nemi D’Agostino chiama la “visione tragica”, ossia l’intuizione del lato più oscuro della vita, della realtà, dell’uomo. Dunque niente risposte, soluzioni o messaggi, ma domande. Sguardo lucido e coraggioso, capace di sondare l’arido vero. Secondo noi, niente che abbia a che vedere col cinismo o con una compiaciuta spietatezza di analisi. Al contrario analisi sofferta, senza sconti ma con profonda pietà umana. E forse basta questo a rendere ogni vera tragedia un atto di amore costruttivo, senza tirare in campo la Poetica di Aristotele, con la sua esigenza fuorviante di razionalizzare l’irrazionale, o meglio di trovare un intento educativo e morale nell’opera tragica che in realtà non lo prevede.