Considerazioni di una candidata attrice
Di Alessia Dorigoni
" Entro nel libro... Spunf. Mi ritrovo in un mondo che odora, odora di storie vissute: un caffè lasciato sul tavolo è già stato in parte bevuto, ci sono delle orme per terra, un naso da clown e il pane imburrato è stato già addentato. E’ tutto bagnato per terra. Una strana luce si infrange sui vetri della finestra, devia in uno strano modo. Tutto però è immobile e maestosamente incelofanato e ovattato. E' un mondo che stride, il meccanismo di un ingranaggio che non funziona con le solite regole: out of balance. La situazione mi avvolge, l’anisotropia dello spazio esterno sembra che per osmosi si prenda gioco di me e mi faccia muovere molto lentamente. Mi accorgo di questo, dipendere dall’esterno mi infastidisce e quindi decido di fermarmi, sì, mi blocco, mi immobilizzo…sok: il legno però è sempre legno… Sgrieeek e il caffè odora sempre di caffè. Un mondo che odora di mondo…snif!. Il Barone di Münchhausen che salva se stesso e il proprio cavallo dallo sprofondare in una palude tenendosi sollevato per il suo stesso codino. Non capisco cosa c’è di strano ma sento che c’è qualcosa di strano, eccentrico, bizzarro, strampalato, diverso, stravagante, strambo, astruso, bislacco, originale, curioso, particolare, singolare, insolito e diverso dal solito, fuori del comune, sorprendente, inspiegabile, inverosimile, incomprensibile, misterioso, ambiguo, equivoco, sospetto…sbrang.