giovedì 7 giugno 2012

L'orso di Sacrifico













Sul “Trentino” del 6 giugno 2012 viene pubblicata la notizia: Macabra lettera al Trentino: «Abbiamo ucciso un orso». La redazione del giornale ha ricevuto una busta contenente tre foto di un orso decapitato, sventrato e scuoiato, accompagnate dal messaggio: «Questo è solo il primo. Ne seguiranno altri. Siamo stufi di Orsi. E’ ora di dare una dimostrazione».
Il gesto trova una profonda e inquietante analogia nell’atto di bracconaggio che in “Sacrificio” rappresenta il fallimento dell’impegno di Diego, come guardaparco, per il reinserimento dell’orso bruno: i bracconieri uccidono in modo barbaro l’animale e ne appendono la testa di fronte alla sede del Parco.

1 commento:

  1. Certo la violenza gratuita non è il modo di dimostrare nulla, se non la propria crudeltà. Non posso dire di essere d'accordo con le modalità di inserimento dell'orso in Trentino, ma ora che c'è non credo che la caccia all'orso sia la soluzione. Il rispetto è la via più lunga, ma più incisiva.

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