Di Stefano Maestrelli
Aprile 2012:
la mia vicina di casa mi informa che stanno cercando sette attori per uno
spettacolo. Mi informo su internet, mi imbatto in “Sacrificio”. Sul sito di
Stradanova trovo tutto: il progetto, il bando, i profili dei personaggi. Leggo
e ne rimango subito affascinato. “Quando aprono le iscrizioni? Il due maggio
alle 14.30? Ok, ci sarò!” decido di iscrivermi. E il due maggio, un quarto d’ora dopo l’apertura delle prenotazioni,
io ho già chiamato la sede Co.F.As. Fase 1 terminata con successo, ora
aspettiamo.
20 giugno
2012: al via la fase 2. Sono le dieci di mattina, ho appuntamento nella sala
prove del teatro Cuminetti. Una simpatica signora mi fa compilare due moduli. A
parlarle sembra entusiasta di questo progetto, quasi emozionata, come se al
colloquio debba presentarsi lei. Vengo chiamato dalla commissione, Elena,
Jacopo e un’altra ragazza. Me li aspettavo più tosti, invece non mi mettono
troppo in difficoltà. Un’ora passa in fretta, in fondo si è trattato di una
simpatica chiacchierata. Però le loro delucidazioni sul percorso che intendono
fare mi hanno entusiasmato. Adesso torniamo ad aspettare.
19 luglio
2012: verso la fase 3. Sono impaziente, inizio a perdere le speranze quando DIN
DON! Un mattino arriva una nuova e-mail: Ciao! Siamo lieti di comunicarti che sei
stato scelto per accedere alla seconda fase del casting di “Sacrificio”.
Sono quasi
incredulo, non so perché. Però ce l’ho fatta e questo è l’importante. Seguono
altre e-mail, sono i monologhi. “Mmh, Re Lear… monologo 5” leggo velocemente i
monologhi... bene, ora stampiamo il malloppone e mettiamoci sotto.
9 agosto
2012: fase 3. L’ appuntamento è per le dieci del mattino a Mezzolombardo, al
teatro San Pietro. Ammetto di essere un attimo agitato, ho passato gli ultimi
giorni a ripetere in continuazione il mio monologo, tanto che i miei familiari
lo hanno imparato solo ascoltandomi. Assieme a me ci sono altri due ragazzi.
Iniziamo a provare, lascio andare avanti loro, e devo ammetterlo: sono uno più
bravo dell’altro! Elena e Jacopo sono molto gentili, fanno di tutto per
aiutarli, ma allo stesso tempo li esaminano, li tengono d’occhio. Io ammiro la
scena… finché non mi assale un tremendo dubbio. “Sono talmente impegnato ad
ascoltare loro che mi sto dimenticando quello che devo dire io!!” E infatti,
come spesso accade, la profezia si avvera. Salgo sul palco e… BUIO TOTALE.
Elena e Jacopo sono gentilissimi, mi aiutano, suggeriscono, e alla fine in un
modo o nell’altro porto a termine il mio provino. Ma sono molto deluso, nella
mia mente c’è una sola frase: “Idiota!! Avevi un’ occasione, una sola, e te la
sei giocata!” Ormai ho perso le speranze…
8 settembre
2012: il colpo di scena. Sono frastornato, ho fatto le ore piccole e sono ancora
mezzo addormentato. A questo punto mi aspetto di essere stato scartato. Guardo
il mio indirizzo di posta elettronica: c’è un nuovo messaggio. Leggo solo “Casting
Sacrificio-III FASE” Non ho il coraggio di leggerlo. Lo faccio aprire a mia
sorella, che mi dice allegramente che ce l’ho fatta. Che sono ancora in gioco.
Beh, le belle notizie che non ti aspetti sono ancora più belle. Ho una
settimana, rispolvero bene il mio monologo, stavolta niente buchi di memoria,
in due giorni mi leggo il “Re Lear”, come mi ero ripromesso nel caso ce l’avessi
fatta a superare il colloquio, ed infine mi preparo psicologicamente.
14-15-16
settembre 2012: fase 4. A
distanza di una settimana, ripensare al seminario, mi fa capire quanto sia
stato un bellissimo percorso, una grande esperienza dal punto di vista umano.
Eravamo una quarantina di persone, non ci conoscevamo, eppure si è instaurato
un bel clima. Eravamo in quaranta per sedici posti, ma non c’era competizione.
La gente rideva, si confrontava, si consigliava, il clima era veramente
leggero. Del mio gruppo di lavoro, quello dei “Gentiluomini del monologo 5” non posso lamentarmi. Tre
giorni passati a lavorare sul nostro monologo, a migliorare la nostra
interpretazione. Tre giorni passati a gettarsi per terra. Tre giorni di “Il re
è in lotta con gli elementi scatenati!!”
Alla fine
eravamo d’accordo nell’affermare che avremo odiato il re a vita, e che una
volta finiti quei tre giorni le nostre ginocchia piene di lividi avrebbero
avuto un grande beneficio. Però non posso dire che non sia stata un’esperienza
bellissima. Uno dei ragazzi presenti al seminario ha detto che “si sta meglio
dopo” ed anche questo è vero. Sapere di essere per tre giorni sotto esame, un
esame che alla fine salva solo la metà dei presenti, non aiuta.
Alla fine del
seminario io avevo due certezze: la prima è che non mi potevo rimproverare
nulla, ho fatto tutto ciò che era in mio potere, la seconda è che come hanno
detto più volte Jacopo ed Elena, si tratta di casting volti a ricercare gli
attori più adatti per determinati ruoli ed io, una volta visti gli altri
candidati, sapevo di non esserlo. Tuttavia ero contento così. Quello che non mi
aspettavo era la possibilità di prendere comunque parte al corso di sei mesi,
la prossima tappa di questo “tour”. E invece, incredibilmente, dei cinque posti
extra, uno era riservato a me. Incredibile, so di ripetere un concetto già espresso poche righe fa, ma è proprio vero che le belle notizie che non ti
aspetti sono ancora più belle.
A questo
punto non posso che augurare buona fortuna a tutti, ringraziare chi mi ha
permesso di esserci e chi c’era. E, per chi proseguirà il viaggio, alla
prossima.
Stefano, massima stima!
RispondiEliminaNon vedo l'ora di lavorare ancora insieme al corso! Grande Stefano!
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