martedì 25 settembre 2012

Non smettiamo di sognare

Di Elena Corradini

Non so quante volte ho riguardato la posta mail in questi giorni...
Sarà arrivata? Allora arriva o no questa risposta?
Emozione, attesa, speranza...
E finalmente è arrivata... lL apro con un misto di entusiasmo e paura...
La leggo. Due volte per sicurezza.
Peccato penso. 
Pazienza.
Tristezza.
Il mio viaggio verso lo spettacolo è finito.
Per alcuni di noi invece l'emozione continua.
Parte il fiume di pensieri e di sensazioni...
Cavolo un altro sogno che se ne va...

Avevi visto l'annuncio e avevi già il terrore che come altre mille volte non fosse più per te "bando di concorso per giovani (artisti, attori, per esperienza all'estero per progetto di lavoro)" leggi e ti sembra proprio per te, senti l'entusiasmo che sale... arrivi alla fine del bando  e leggi: "massimo 30 anni".
Delusione e dispiacere prendono il posto dell'entusiasmo. Sembra che dopi i 30 anni non si possa più sognare. Se non sei arrivato da nessuna parte fin ora non ci arrivi più. Non sei più calcolato nella categoria giovani, per il resto del mondo. Non sei nemmeno  davvero adulto però.
Ricordi tuoi 20 anni, e tutto le tue aspirazioni... ricordi la tua vita passata a sentirti dire "scendi dalle nuvole, smetti di sognare, sei sempre per aria..."
E inizi ad  abbassare il tiro... sognavi di fare l'artista e adesso esponi qualche quadro ogni anno in una sala del paese con amici... sognavi di fare l'attore e adesso fai teatro amatoriale autodidatta per bambini, sognavi di fare il lavoro per cui hai studiato, adesso ti accontenti di lavorare, sognavi una casa di un certo tipo in un certo posto e ora vivi in un monolocale, sognavi il principe azzurro e invece sei single (oppure di azzurro non ha nemmeno gli occhi)... sognavi una vita straordinaria e dicevi che mai e poi mai la tua vita sarebbe stata normale e banale e comune e invece...
E ti senti fallito, deluso, demotivato... che tristezza!
Ma poi all'improvviso una consapevolezza arriva diretta e lucida come la verità...
E' straordinario tutto quello che hai fatto e continui a fare... quello che ha mosso ogni tuo passo... E' straordinario ogni sorriso che ti ritorna indietro quando sorridi, ogni piccolo gesto, ogni animaletto che incontri quando cammini nei tuoi boschi, ogni piatto che cucini con amore, ogni mattina in cui ti svegli... e ti accorgi che comunque non hai smesso di sognare... è straordinario continuare a crederci... e l'ordinario, il banale, il quotidiano si riempiono di magia e di senso perché tu lo vuoi...
E' questo ciò che c'è di veramente straordinario nell'arte, nei libri, nel teatro... non tanto il fatto di vivere un'esperienza straordinaria (su un palco per chi la dona, su una poltrona per chi la riceve, nel quadro per chi lo dipinge e per chi lo osserva)...  ma ciò che l'arte e il teatro svelano e rendono visibile agli occhi e al cuore, ciò che si cela nella verità di ogni giorno... la straordinarietà e unicità di ogni gesto, di ogni vita, di ogni persona...
E allora capisci che vale la pena continuare a sognare e che i sogni smuovono il mondo, anche se poi non ti portano dove credevi, anche se spesso è uno smacco nei denti e la realtà è come un muro contro cui sbatti la testa ancora e ancora... il sogno non si realizza e tutto crolla... ma guardi dietro e vedi che il sogno sta nei passi che hai fatto per raggiungerlo... e che i passi stessi lo compongono... lo straordinario è provarci...
Non smettiamo di sognare... il 90 % delle volte non si arriva dove si aveva immaginato, ma ci si è mossi, non si è rimasti fermi e il sogno ha dato senso a ogni nostro passo...
Grazie Jacopo, Elena e tutto lo staff che non conosciamo, avete avuto un sogno, e lo state realizzando rendendo possibile il sogno di molti altri e facendoci capire che è possibile...
E' grazie a piccole cose così  che ti ricordi quello che a volte rischi di dimenticare perché comunque è difficile, faticoso e, a volte, doloroso, ma che ti riempie il cuore... non rischiare di ascoltare le parole di chi  continuerà a dire "torna coi piedi per terra" ascolta la tua verità. E' vero a un certo punto i piedi camminano  per terra rispetto alla mezz'aria in cui stavano prima, ma sotto i  piedi continua a esserci comunque uno strato di nuvole che sei riuscito a tirarti dietro da quando stavi per aria,  che rende la vita straordinaria...

:)

La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.
A. Schopenhauer

Auguri a tutti quelli che proseguiranno nel viaggio! ( e anche a noi che no!:) )

2 commenti:

  1. Cara Elena,
    grazie di queste tue parole così sincere. I commenti di questo blog sono tutti sorprendenti per la loro autenticità e umanità. C'è qualcosa in questo progetto che ha fatto emergere una parte di noi (parlo per me, ma anche per molti altri di cui ho letto) coraggiosa, entusiasta e lucida.
    "Ascolta la tua verità": è proprio così, è quello che mi ha dato questa esperienza. Lo sapevo già, a dire il vero, ma l'ho capito più a fondo.
    La domanda è una: perché dovremmo fare teatro o cercare attraverso altre forme artistiche di comunicare agli altri la nostra verità?
    E' la motivazione profonda che conta.
    Quella non la toglie l'esito negativo del casting.
    Dai sogni all'attuazione dei sogni. E' un cammino lungo, non ci sono scorciatoie. I sogni degli altri ci contagiano, ci danno fiducia e speranza. Ora tocca a noi!
    E mi raccomando: cammina con i piedi ben piantati tra le nuvole!
    Anna

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  2. Noi siamo i nostri sogni! E' l'entusiasmo che mettiamo in quello che facciamo che ci rende speciali. Il sorriso anche quando le cose sembrano non andar come vogliamo raddrizza subito le cose, in un verso o nell'altro. Un abbraccio al pezzo di Goneril che ormai fa parte del tuo vestito colorato. E a tutto il resto di Elena, armoniosa somma di "denti sbattuti" e nuvole bianche di esperienze...

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