venerdì 12 aprile 2013

L'umana macchina di "Sacrificio"

Di Daniela Vaia

Daniela Vaia sul palco
Tutto comincia per caso, e quasi involontariamente ti trovi catapultata in una nuova realtà... vieni travolta da un nuovo mondo, per te quasi del tutto sconosciuto... al primo colloquio arrivi impreparata, in modo quasi vergognoso oserei dire... poi, man mano che procedi su questa nuova via, ti senti incuriosita, rapita e coinvolta... non solo ti trovi a studiare e meditare su testi di opere famose, ma cosa ben più importante, ti trovi davanti temi che accomunano una gran percentuale di giovani del nostro territorio...  temi da prendere con le pinze perché sono ormai diventati talmente comuni che non si sa in che modo affrontarli.
La concezione diffusa tra i giovani, ad esempio, di doversi sballare con alcool e droghe per divertirsi, per stare nel gruppo, per essere accettati, per sentirsi "più grandi"... nel testo di Sacrificio invece questo tema travolge i personaggi non solo per il divertimento fine a se stesso, ma anche e soprattutto per il superamento del dolore dovuto al lutto e all'incapacità di uscire dalla loro situazione. Cominci un percorso di formazione della durata di sei mesi... mesi intensi, pieni di ostacoli perché non è facile "fare l'attore"... ma anche mesi pieni di voglia da parte di tutti di imparare, di studiare, di lavorare, di cadere e di rialzarsi... ti vengono generosamente donate esperienze e saperi personali... ti viene fatto il regalo di incontrare e di lavorare con veri artisti i quali si sono aperti per giorni a degli sconosciuti affascinati da questi incontri e dalla voglia di prendere il più possibile da questa occasione...
Incoraggiata e gratificata da questi doni vai avanti nel tuo percorso con la speranza e la voglia sempre più forti che non finisca tutto troppo in fretta... e poi con gran sorpresa  ed entusiasmo ti trovi catapultata sul palco come portavoce di importanti tematiche, e ti lasci toccare dai sentimenti dei vari personaggi per trasmettere le loro emozioni al pubblico... è stato un percorso meraviglioso che sta aprendo una nuova fase di faticoso ma stupendo lavoro! Non smetterò mai di essere grata ai due meravigliosi registi che hanno reso possibile tutto questo, e a tutti coloro che muovono la Grande Macchina di Sacrificio!

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