giovedì 27 dicembre 2012

E' difficile!

Di Daniela Vaia


Intraprendi un percorso nuovo, imprevedibile, affascinante, divertente, burrascoso, impegnativo... un percorso del tutto diverso dalle "commediole" brillanti del tuo piccolo paese... e lo fai con la leggerezza della novità... con il fascino di un progetto che ti coinvolge da vicino... perché chi nella sua vita non ha mai avuto a che fare, se pur anche indirettamente, con le tematiche trattate da Sartori nel suo libro? Allora ti tuffi a pesce nei provini, nei seminari, nelle prove, con l'entusiasmo di una bambina... ma probabilmente lo fai nel modo sbagliato perché vieni catapultata in un nuovo contesto dove non ti si chiede solo la battuta imparata a memoria come un robot, ma ti si chiede di buttarti con corpo e anima nel testo e nel personaggio che ti è stato assegnato... e subito vieni invasa da dubbi, ansie, preoccupazioni, da senso di inadeguatezza, e allora ti fermi impietrita a pensare: "strano, io ero convinta che appena metti piede sul palco i tuoi pensieri e i tuoi problemi devono sparire"... invece ti viene detto che sei troppo forte nel fare l'esercizio, quando in realtà non sei forte per niente, ma ti sei imposta di essere meno paranoica e meno fragile nell'affrontare questa nuova ed affascinante avventura... in realtà sei troppo sensibile, al punto di rischiare di scoppiare a piangere se metti te stessa nel personaggio... tanto sensibile da rischiare di starci male vivendo con Katia parte delle tue giornate... ma quello che più ti butta a terra è il senso di inadeguatezza che provi durante le prove... senti di sbagliare sempre e comunque: "se non si fa dovresti fare di più, e se si fa stai facendo troppo!"... è difficile trovare il giusto equilibrio se per tre incontri di prove si è cercata e trovata una via per interpretare il personaggio, e al quarto incontro ti viene detto di cambiare tutto... è difficile non uscire dal teatro sconvolta e abbattuta se quelli che ricevi sono solo rimproveri... è difficile tirare fuori il meglio di te se non capisci il modo giusto per farlo... ma questo è il ruolo dell'attore, ed è così affascinante che neanche le più dure "tirate d' orecchi" mi fermeranno nel provare a farlo... 



1 commento:

  1. Non sei sola mentre provi tutto questo… sono invasa dagli stessi turbamenti e dalle stesse ansie. Ho la sensazione di non essere all’altezza, sento il palco ostile a volte… quando in questi anni invece lo consideravo il mio rifugio… il legno, le luci dei fari, le quinte nere, la polvere… Ma la sfida che mi è stata regalata va oltre a tutto questo. Confido nella forza del gruppo, nelle capacità nascoste e nella voglia di conoscere, di ricerca, nel continuo interrogarmi…
    Confido ma non sono in attesa di qualcosa, penso piuttosto che siamo noi gli artefici di tutto… sta a noi dare senso, vita e credibilità ai nostri personaggi, gesti, sguardi, intenzioni…

    Valentina

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