Di Alessia Dorigoni
Premesso che meglio agitarsi nel dubbio che riposare nell'errore
(A. Manzoni)...
B. Brecht
Sia lode al dubbio! Vi consiglio, salutate
serenamente
e con rispetto chi
come moneta
infida pesa la vostra parola!
Vorrei che
foste accorti, che non deste
con troppa
fiducia la vostra parola.
Leggete la
storia e guardate
in fuga
furiosa invincibili eserciti.
In ogni
luogo
fortezze
indistruttibili rovinano e
anche se
innumerabile era l'armata salpando,
le navi che
tornarono
le si poté
contare.
Fu così un
giorno un uomo sulla inaccessibile vetta
e giunse una
nave alla fine
dell'infinito
mare.
Oh bello lo
scuoter del capo
su verità
incontestabili!
Oh il
coraggioso medico che cura
l'ammalato
senza speranza!
Ma d'ogni
dubbio il più bello
è quando
coloro che sono
senza fede,
senza forza, levano il capo e
alla forza
dei loro oppressori
non credono
più!
Oh quanta
fatica ci volle per conquistare il principio!
Quante
vittime costò!
Com’era
difficile accorgersi
che fosse
così e non diverso!
Con un
respiro di sollievo un giorno
un uomo nel
libro del sapere lo scrisse.
Forse a
lungo là dentro starà e più generazioni
ne vivranno
e in quello vedranno un'eterna sapienza
e
spezzeranno i sapienti chi non lo conosce.
Ma può
avvenire che spunti un sospetto, di nuove esperienze,
che quella
tesi scuotano. Il dubbio si desta.
E un altro
giorno un uomo dal libro del sapere
gravemente
cancella quella tesi.
Intronato
dagli ordini, passato alla visita
d'idoneità
da barbuti medici, ispezionato
da esseri
raggianti di fregi d'oro, edificato
da
solennissimi preti, che gli sbattono alle orecchie
un libro
redatto da Iddio in persona,
erudito da
impazienti pedagoghi, sta il povero e ode
che questo
mondo è il migliore dei mondi possibili e che il buco
nel tetto
della sua stanza è stato proprio previsto da Dio.
Veramente
gli è difficile
dubitare di
questo mondo.
Madido di
sudore si curva l'uomo
che
costruisce la casa dove non lui dovrà abitare.
Ma sgobba
madido di sudore anche l'uomo
che la
propria casa si costruisce.
Sono coloro
che non riflettono, a non
dubitare
mai. Splendida è la loro digestione,
infallibile
il loro giudizio.
Non credono
ai fatti, credono solo a se stessi.
Se occorre,
tanto peggio per i fatti.
La pazienza
che han con se stessi
è
sconfinata. Gli argomenti
li odono con
gli orecchi della spia.
Con coloro che non riflettono e mai dubitano
si incontrano coloro che riflettono e mai agiscono.
Non dubitano per giungere alla decisione, bensì per schivare la
decisione. Le teste
le usano
solo per scuoterle. Con aria grave
mettono in
guardia dall'acqua i passeggeri dl navi che affondano.
Sotto l'ascia
dell'assassino
si chiedono
se anch'egli non sia un uomo.
Dopo aver
rilevato, mormorando,
che la
questione non è ancora sviscerata vanno a letto.
La loro
attività consiste nell'oscillare.
Il loro
motto preferito è: l'istruttoria continua.
Certo, se il dubbio lodate
non lodate però
quel dubbio che è disperazione!
Che giova poter dubitare, a colui
che non riesce a decidersi!
Può sbagliare ad agire
chi di motivi troppo scarsi si contenta!
ma inattivo rimane nel pericolo
chi di troppi ha bisogno.
Tu, tu che sei
una guida, non dimenticare
che tale
sei, perché hai dubitato
delle guide!
E dunque a chi è guidato
permetti il dubbio!
A chi esita
B. Brecht
Dici: «Per
noi va male. Il buio
cresce. Le
forze scemano.
Dopo che si
è lavorato tanti anni
noi siamo
ora in una condizione
più
difficile di quando
si era
appena cominciato.
E il nemico
ci sta innanzi
più potente
che mai.
Sembra gli
siano cresciute le forze, ha preso
una
apparenza invincibile.
E noi
abbiamo commesso degli errori,
non si può
più mentire.
Siamo sempre
di meno. Le nostre
parole
d'ordine sono confuse. Una parte
delle nostre
parole
le ha
stravolte il nemico fino a renderle
irriconoscibili.
Che cosa è ora falso di quel che abbiamo detto?
Qualcosa o tutto?
Su chi contiamo ancora?
Siamo dei sopravvissuti, respinti
via dalla corrente? Resteremo indietro, senza
comprendere più
nessuno e da nessuno compresi?
O dobbiamo sperare soltanto
in un colpo di fortuna?»
Questo tu chiedi. Non aspettarti
nessuna risposta
oltre la tua.
Che cosa è ora falso di quel che abbiamo detto?
Qualcosa o tutto?
Su chi contiamo ancora?
Siamo dei sopravvissuti, respinti
via dalla corrente? Resteremo indietro, senza
comprendere più
nessuno e da nessuno compresi?
O dobbiamo sperare soltanto
in un colpo di fortuna?»
Questo tu chiedi. Non aspettarti
nessuna risposta
oltre la tua.
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